Il libro “Il progetto implicito” del geografo Giuseppe De Matteis è stato nel mio percorso di studio e crescita intellettuale un libro molto importante. Il concetto di fondo che ogni rappresentazione del mondo, seppure fatta a scopi analitici, tenesse in sé implicitamente un progetto mi ha sempre convinto ed affascinato.
E' vero anche che ogni volta che raccontiamo un pezzo di mondo ci mettiamo qualcosa di nostro che proviamo a trasmettere, è questo in fondo il progetto da cui nasce Eterotopia Laboratorio Navigante, provare a raccontare un modo di vivere il mare ed il mondo attorno a noi in maniera gentile, discreta, il meno possibile invasiva e lesiva della natura e delle altre creature ma piena di curiosità. Non c'è forse un suggerimento in tutto questo? Mi spingerei fino a dire che c'è un intero progetto politico dietro.
Ricordo questo non per puro esercizio ma perché proprio ieri abbiamo incontrato casualmente una carissima amica madre di due dei nostri giovani marinai, due ragazzi che abbiamo conosciuto sin da piccoli e che a bordo ci hanno sempre emozionato e stupito proprio per la loro voglia di guardare, scoprire, conoscere e rispettare il mondo e gli esseri che lo popolano. Ebbene, dopo un anno e più di pandemia e di chiusura, l'immagine che ci è stata restituita è di due ragazzi apatici, impigriti, stanchi. Privi di entusiasmo.
Questo ci ha dato un grande dolore ma al contempo ci ha dato una motivazione forte a resistere e continuare, perché il nostro lavoro può essere importante per ritrovare la gioia dell'incontro e della scoperta. La barca come diceva Foucault è il più grande bacino di immaginazione che sia esistito ed aggiungiamo noi che la navigazione in equipaggio è la più straordinaria esperienza di scoperta di se stessi, degli altri e dell'esteriorità che possa esistere.
Navigare insieme può essere un antidoto per riconquistare l'entusiasmo della sfida e della scoperta, la voglia di condividere intimamente e senza paura.
Occorre essere pronti e consapevoli per tornare a spiegare le vele, per far riemergere con forza il progetto insito nell'immagine di mondo che condividiamo con chi naviga insieme a noi su Viva.
Come mi disse una volta guardandomi con una strana espressione Vezio De Lucia, famoso urbanista, navigare necesse est, qualunque cosa avesse avuto in mente lui quel giorno, oggi so per certo più che mai che è proprio così.
Navigare necesse est!